MIWAHu– Essenza Prima Energizzante
Qualche anni fa, le signore che lavoravano nei nostri uffici mi hanno chiesto di formulare un essenza prima più femminile. Ci stavo già pensando da un po'. Volevo in particolare dare spazio all’espressione dell’avena, la fragranza più femminile delle nostre piante sacre, « i capelli della Madre Terra ». Questo fieno viene abitualmente trecciato in un ambiente rituale prima di essere usato come incenso.
Tradizionalmente, gli Anziani fanno bruciare prima la salvia per cacciare le energie benefiche e le circostanze favorevoli. Mi ricordo di un Nativo Americano incontrato durante una fiera del libro. Era lì per presentare uno dei suoi volumi appena pubblicato. Mi sono seduto con lui qualche minuto. Adorava parlare in pubblico. Aveva nascosto sotto la tavola una treccia di fieno. Quando c’era meno gente alla sua postazione, accendeva come se niente fosse, la treccia sotto al tavolo per qualche istante. Sentivamo la dolce fragranza dell’avena e immediatamente, per la sua gioia, altre persone si avvicinavano e si interessavano al suo libro. Chiiyaam è decisamente maschile nella sua fragranza (contiene due varietà di salvia e tanta thuya) e il suo effetto purificatore è potente ed istantaneo. Si evapora velocemente per lasciare l’ambiente energetico neutro dopo la purificazione. Quelli che lo usano possono allora crearci le energie che desiderano. Al contrario, Miwahu persiste: rimane sulla pelle come un vero profumo. Scagiona tranquillamente tre note, sia dolci che legnosi e floreali, cioè una nota di testa evocando pensieri luminosi e leggeri, una nota di cuore incantevole e una nota di fondo colma di promesse. La sua fragranza dominante è l’avena. Come tutti i nostri prodotti aromatici, contiene delle intenzioni specifiche codificate per un rituale nativo americano per ampliare le sue proprietà. Faccio questo intervento per Chiiyaam, Miwahu, le fragranze sacre e tutti i prodotti derivati. Le intenzioni specialmente codificate dentro Miwahu sono le seguenti: attirare le energie benefiche, le circostanze favorevoli, la chiarezza e l’armonia nel rispetto di tutti gli esseri.
Esistono diversi modi di utilizzare Miwahu. La fragranza dovrebbe essere applicata idealmente qualche minuto dopo la purificazione fatta con Chiiyaam. Prima di invocare delle buone energie, è buono di pulire l’ambiente dalle sue energie anziane e inutili. È tuttavia preferibile aspettare qualche minuto fra le due applicazioni perché le due fragranze sono agli antipodi e si mischiano male. L’impiego più semplice è quello di un profumo: vaporizzare semplicemente sui polsi, il collo e i palmi delle mani per favorire l’integrazione della codificazione. Personalmente, lo vaporizzo anche sul dorso della mano perché mi piace annusarlo spesso.
Mihawu è totalmente puro e naturale (100% degli ingredienti sono di origine naturale) e contiene degli ingredienti biologici per più del 88%. Non contiene nessuna fragranza di sintesi o agente di conservazione. Contrariamente alla composizione di Chiiyaam di cui la maggiore parte delle piante sono state scelte per le loro proprietà, quella di Miwahu è stata creata selezionando delle piante a secondo delle loro contribuzioni olfattive. In effetti, per circa venti mesi, ho lavorato con Michel Roudnitska, che ha contribuito per l’80 % alla formula, a rivestire la fragranza dell’avena. Abbiamo cercato di valorizzare questo odore unico e a creare una sinergia dando una bella architetture olfattiva che, come un’opera musicale, si dispiega nel tempo seguendo diverse evoluzioni. Miwahu contiene una ventina di essenze e di estratti di piante e tre movimenti diversi. La prima nota (di testa) con bergamotto e mandarino è concepita per dare entusiasmo, un’energia propizia alla creazione e all’appello delle energie benefiche. La nota di cuore (secondo movimento), rosa, fiorita, un po' inebriante crea un’atmosfera invitante per chiamare le energie benefiche e incitarle a restare, a radicarsi. Infine, la nota di fondo che rimane per ore, composta di avena, di gelsomino e di vaniglia, crea un’atmosfera sia profonda che misteriosa. Evoca le profondità infinite da cui scaturisce l’energia creatrice che modella il nostro mondo. L’odore caratteristico dell’avena rivestita di diverse maniere si mantiene attraverso questi tre movimenti. Concepito per essere un profumo femminile, Miwahu è anche indossato dagli uomini che lo apprezzano. Lo utilizzo spesso.
Vento – YUUTIN
La qualità dell’aria è primordiale per vivere in buona salute. Ben respirare si dimostra difficile nelle grandi città e gli spazi lavorativi in cui si ritrovano varie sostanze inquinanti. I grandi palazzi ad esempio hanno dei condotti di aerazione in cui si accumulano muffa, funghi e polveri estremamente dannosi per la salute. Anche nelle nostre case, riempite di tutti tipi di polvere, anche invisibili, di diverse sostanze inquinanti, di gas proveniente dei cementi e dei mobili ecc. l’aria è viziata. L’aria deve muoversi, ventilarsi, inspirare, espirare.
YUUTIN è stato il primo dei complessi di aromaterapia degli elementi ad essere creato. In più dei i miei propri bisogni, lo fu anche per rispondere ai bisogni dei bambini a me vicini, nella mia famiglia e dai vicini, alle prese con dei problemi delle vie respiratorie, raffreddori, influenza, bronchite, sinusite, asma, ecc. Uso YUUTIN appena ho un piccolo disturbo delle vie respiratorie.
Il vento corrisponde al pensiero. Anche se è invisibile, il vento può sia rinfrescare e rallegrare con una belle brezza che fa ballare le foglie, o rompere tutto con la forza di un tornado o di un uragano. Nella stessa maniera, i nostri pensieri, anche se sono invisibili, possono creare o distruggere. Dobbiamo essere i guardiani dei nostri pensieri e consapevoli del potere creatore delle nostre proiezioni mentali. Come esseri umani veri, siamo responsabili di quello che creiamo e dobbiamo prendere il tempo di riflettere bene. In particolare modo nella maniera in cui esprimiamo i nostri pensieri, è primordiale non rinchiudere gli altri in un giudizio o un aspetto negativo della loro attività. Gli Europei che sono venuti in America hanno commesso numerose atrocità verso le Prime nazioni. Ad esempio, la deportazione dei Cherokee che furano svegliati in piena notte e obbligati sotto la minaccia dei fucili a camminare in pieno inverno, talvolta a piedi nudi, senza i loro beni, per migliaia di chilometri verso un luogo e delle riserve che non erano sulle loro terre nativi. Migliaia sono morti durante questa lunga marcia forzata. Tuttavia, gli avi spirituali, nel loro modo di nominare questi bianchi hanno scelta l’espressione “quelli che sembrano cattivi” piuttosto che “quelli che sono cattivi”, per dare a queste persone una chance di trasformasi, di cambiare. Conoscono il potere del pensiero e della parola e nonostante la sofferenza che era inflitta a loro, hanno lasciato la porta aperta alla trasformazione di questi uomini.
La voce è l’espressione di Se stesso. Occorre imparare a sapersi esprimere e a sapere ascoltare. L’espressione delle nostre emozioni permette di distanziarsi da esse e di darci una prospettiva, una distanza necessaria per capirle meglio. Invece, occorre qualcuno che sappia ascoltare. Chi prodiga consigli e suggestioni quando esprimete le vostre difficoltà, non sa ascoltare. L’ascolto attivo è uno sguardo attento, approbbazione di ciò che viene espresso come essendo la realtà della persona che esprime e talvolta, domandi per aiutare a meglio rivelare ciò che deve essere manifestato. Il consiglio va offerto solo se è richiesto. Offrire delle suggestioni e dei consigli non sollecitati, è negare la saggezza innata dell’altro. Un buon confidente sa limitare i suoi interventi, conservare nel più grande segreto quello che è stato espresso e ascoltare con tutto il suo cuore. Il suono della voce e del canto proviene dal soffio. Il soffio è l’espressione dello spirito. Non c’è attività più piacevole e terapeutica che di cantare per chi si ama. Non c’è preghiera più potente di quella che viene cantata. Stiamo attenti alle sonorità della nostra voce. Sappiamo pacificare la voce forte che fa paura e addolcire la violenza delle nostre parole di rabbia perché possono “rompere la pace più sicuramente che un colpo di fuoco”, per riprendere l’espressione del Clan dell’Orso dei Cherokee. Ci sono delle voci che feriscono e delle voci che guariscono. La voce più terapeutica rimane neutra, rispettando quindi l’atmosfera di quella o quello per la quale echeggia. Il suono della tristezza, i pianti, scaricano i polmoni di un’energia malsana. È molto importante accogliere l’essere che piange senza cercare ad impedire quest’espressione salutare. La consegna troppo spesso ripetuta ai bambini di “non piangere” può creare un condizionamento che può limitare l’espressione dei pianti e col tempo un’energia malsana si accumula nei polmoni che possono allora manifestare un grande numero di patologie diverse. Invece, troppa tristezza nuoce ai polmoni. In situazioni in cui ci sono troppi dolori e lutti. Occorre alternare dei periodi di gioia o almeno di riposo, cambiarsi le idee, prima di tornare all’espressione e alla trasformazione dei lutti e dei dolori. Respirare all’aperto, camminare in mezzo ad una foresta, in particolare una foresta di conifere, vicino ad una cascata d’acqua o nella montagna, prendere il tempo di formulare di bei pensieri costruttivi e positivi e di esprimergli di una bella voce neutra, ascoltare la musica di Canti del Cigno e Canti nella Tradizione Nativa Americana e qualche vaporizzazione di YUUTIN vi aiuteranno a liberare il soffio e a respirare la salute.
Le essenze di rosmarino, di tsuga, abete, di mandarino rosso, lavanda, menta verde, pino bianco, origano e chiodo di garofano favoriscono questo lavoro. Ci abbiamo aggiunto altre essenze per armonizzare questo complesso e aumentare l’efficienza e la bellezza di questa composizione olfattiva: bergamotta, geranio, cedro canadese (tuya), tanaceto, verga d’oro, timo.
